Un altro passo al castello di Pont-Saint-Martin

Un altro passo al castello di Pont-Saint-Martin

Sono giunti al termine i lavori del primo intervento di valorizzazione dei resti dell’antico castello dei Signori di Pont-Saint-Martin, di proprietà del comune, cominciati il 20 giugno 2022. Il castello divenuto dopo il 1214 proprietà dei Signori di Pont-Saint-Martin, ma verosimilmente concepito e fatto costruire già dai Signori di Bard, è un articolato e complesso di edifici fino ad ora mai indagato.

Gli scavi archeologici e alcuni sondaggi eseguiti in profondità hanno evidenziato la lunga sequenza di vita del sito, ma anche la complessità delle sue trasformazioni, fornendo i primi elementi essenziali per la comprensione delle dinamiche insediative e del loro sviluppo nel tempo.

Le ricerche avviate questa estate hanno interessato l’interno della bassa corte, un locale addossato alla cinta muraria settentrionale, la cosiddetta cisterna e l’area di accesso al maniero. Nel complesso hanno portato all’individuazione dell’articolazione originale di alcuni spazi del castello, grazie anche al ritrovamento di strutture di murarie interrate, in parte già indicate già in planimetrie di inizio XX secolo. Lo scavo ha inoltre restituito reperti ceramici e metallici di varie epoche per i quali solo un’analisi più dettagliata sarà in grado di precisare più correttamente la cronologia.

La cisterna di raccolta delle acque è stata oggetto di un restauro degli intonaci in cocciopesto, di un consolidamento con ricomposizione della volta; allo stesso modo si è proceduto al ripristino filologico di altre murature già danneggiate dall’asportazione di parti dei loro elementi strutturali.

Gran parte delle creste dei muri della cinta muraria del complesso è stata sottoposta ad una disinfestazione generale e ad un restauro, rimuovendo le pietre pericolanti e provvedendo al loro successivo riposizionamento, sostituendo ed integrando le mancanze con conci prelevati dai crolli in situ.

Lo scopo principale di tutte queste operazioni di restauro archeologico, condotte unicamente con mezzi manuali, è stato quello di preservare quanto si è conservato fino ad oggi delle strutture murarie originarie, rallentandone per quanto possibile il procedere del degrado e agendo per limitare gli effetti degli agenti atmosferici a cui le murature sono esposte: questo allo scopo di proporre un progetto di restauro rispettoso dei caratteri riconosciuti e attento all’autenticità della materia originaria, propedeutico a un’adeguata conservazione degli organismi edilizi superstiti del complesso e teso alla loro valorizzazione, nonché alla facilitazione della loro fruizione e lettura.

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